Boom di visitatori per la Chiesa dei S.S. Giovanni e Paolo

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  • Di solito chiusa al pubblico, il monumento ha fatto registrare quasi 4 mila ingressi dalla sua apertura straordinaria

    Sono quasi quattro mila i visitatori che dal 25 aprile al 31 dicembre del 2015 hanno visitato uno dei gioielli monumentali di Spoleto, la Chiesa dei Santi Giovani e Paolo. Numero significativo soprattutto se si pensa che la chiesa era solitamente chiusa al pubblico.

    Grazie all’impegno dei ragazzi che prestano servizio civile in Comune, Pamela Vagnoli e Diego Serreli e che sono coinvolti nel progetto “Adotta un Monumento”, la chiesa, che conserva una delle più antiche raffigurazioni di San Francesco e del martirio di San Tommaso Becket, è ora fruibile al pubblico nell’orario invernale da venerdì a domenica (dalle ore 10.30 alle 13 e poi dalle 14.30 alle 17).

    I ragazzi del Servizio Civile, sempre nell’ambito del progetto dell’Ufficio Cultura “Adotta un Monumento” per la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, hanno realizzato e distribuito all’interno della chiesa una documentazione informativa sulla chiesa e in materiale promozione sulla città

    Dei quasi quattromila visitatori (3.920), registrati nel libro delle firme, circa 600 sono stranieri, con presenze soprattutto da Regno Unito e Francia. Visitatori anche da Germania, Stati Uniti e Canada.image

    La piccola chiesa sorge nell’area dell’antica Vaita Filittèria, il quartiere bizantino della Spoleto medievale. Fu consacrata nel 1174 e divenne una delle chiese parrocchiali della città; per la sua costruzione furono utilizzate pietre conce e materiale di spoglio di epoca romana.

    L’esterno e’ impreziosito da un grande affresco raffigurante la Madonna e quattro Santi datato al XIII-XIV secolo; l’interno è ad aula unica con presbiterio rialzato e cripta, oggi non più accessibile. La decorazione pittorica e’ riferibile ad un arco temporale compreso tra il XII e il XVI secolo. Particolarmente degno di nota e’ un affresco ubicato nel muro sinistro che rappresenta il Martirio di Thomas Becket da Canterbury, databile al primo quarto del XIII secolo. La zona presbiteriale, aggiunta nel ‘500, conserva affreschi dello stesso secolo realizzati da Pier Matteo Piergili, prelato e pittore locale.

    Spoleto, martedì 5 gennaio 2016

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....