Restauro del pianoforte da concerto Steinway & Sons K272, la soddisfazione della Fondazione Antonini

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  • “È con una certa sorpresa che apprendiamo di questa raccolta fondi, sperando di avere presto informazioni su come, quando e da chi verrà restaurato il pianoforte e – soprattutto – su come verrà gestito in futuro, per evitare che finisca di nuovo abbandonato in un deposito”

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    La Fondazione Antonini apprende con viva soddisfazione che il ricavato delle offerte raccolte in occasione del concerto organizzato dal Comune per il prossimo 22 maggio al Caio Melisso sarà devoluto al restauro del pianoforte da concerto Steinway & Sons K272 che da troppi anni giace in abbandono nel magazzino di Santo Chiodo. È da almeno 6 anni che la Fondazione ha proposto alle varie amministrazioni che si sono succedute di essere autorizzata a provvedere, a proprie spese, al restauro integrale dello strumento al fine di poterlo restituire alla fruizione del pubblico spoletino che, attraverso il suo Comune, ne è il proprietario. Già nel 2017 abbiamo fatto esaminare lo strumento da un restauratore certificato dalla stessa Steinway & Sons ed abbiamo avuto un preventivo che, con un costo di circa 24.000 euro ed 8 mesi di lavoro, avrebbe reso disponibile un pianoforte da concerto di altissimo livello.

    La Fondazione si era anche fatta carico di cercare un luogo dove collocarlo e di come poterlo valorizzare e rendere fruibile, non solo in occasione di singoli eventi, ma anche cercando di organizzare vere e proprie rassegne musicali, per cui erano già stati avviati contatti con importanti istituzioni, tra cui la scuola di alta formazione dell’Accademia di Santa Cecilia. Purtroppo nessuna delle Amministrazioni ha mai voluto, o potuto, dare una risposta a quanto la Fondazione Antonini chiedeva di fare, ogni sollecito in tal senso si è sempre rivelato vano. Solamente l’attuale Amministrazione, attraverso una cortese lettera dell’assessore Chiodetti, ha dato un cenno di attenzione che faceva sperare di poter finalmente giungere alla redazione di un protocollo di intesa che regolasse i termini della concessione e dell’uso, e dunque alla conclusione positiva di questa lunga vicenda. È quindi con una certa sorpresa che apprendiamo di questa raccolta fondi, sperando di avere presto informazioni su come, quando e da chi verrà restaurato il pianoforte e – soprattutto – su come verrà gestito in futuro, per evitare che finisca di nuovo abbandonato in un deposito. Peccato non essere stati informati o consultati, avremmo volentieri condiviso il bagaglio di informazioni e progetti che in questi anni abbiamo accumulato, nella vana attesa che il Sindaco o l’assessore di turno ci dessero una risposta.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....